Trend del cashless: crescono i pagamenti con carta nei taxi e nelle edicole

Come evolve nel 2022 il trend dei pagamenti con carta in Italia? Dopo l’accelerazione post-pandemia, accompagnata dalla spinta istituzionale che ha visto incentivi per esercenti e consumatori, abbiamo realizzato l'Osservatorio Pagamenti Cashless 2022: un viaggio lungo lo Stivale per studiare l'evoluzione della tendenza a ridurre i contanti, per pagare con carta, smartphone e smartwatch. 

Iniziamo con esaminare i settori che nell’ultimo anno hanno spinto l’acceleratore sui pagamenti digitali, che vedono in testa i tassisti e gli esercenti legati al mondo dei concerti, della musica, del cinema e del teatro, per arrivare a un tour delle regioni che diventano via via più cashless, come la Valle d’Aosta, il Lazio e la Lombardia, e delle province in cui la possibilità di pagare contactless è ormai consolidata, tra cui Aosta, Bolzano e La Spezia.

Come crescono i pagamenti digitali in Italia

Nel 2022 i pagamenti digitali continuano a crescere: a livello nazionale il numero medio di transazioni per esercente è aumentato del 17% rispetto al 2021 e del 128% sul 2019, anno precedente alla pandemia, anche grazie agli incentivi rivolti agli esercenti (come il credito d’imposta), e ai consumatori (Cashback di Stato e lotteria degli scontrini). A confermare la tendenza italiana alla digitalizzazione è anche l’aumento valore del transato medio cashless: +10% rispetto al 2021, che sale addirittura al +61% se confrontato al 2019.

I settori in cui i pagamenti con carta crescono di più

Nel 2022, la crescita cashless più importante rispetto all’anno precedente è quella che riguarda i tassisti, per i quali il numero medio di transazioni a bordo è salito del +87%. Si pagano senza contanti biglietti per concerti, cinema e teatro (+65%), come anche colazioni, pranzi e cene nei caffè e ristoranti (+51%). Coinvolti dal trend del cashless anche hotel e strutture ricettive, con un aumento di transazioni del +46%, e centri sportivi e Spa, che crescono del +41%. Tra le novità più interessanti post-pandemia c’è il trend del catering e delivery, dove le transazioni crescono del +24%, e quello dei food truck, una delle tendenze più diffuse del mangiare all’aperto, con +18%.

Come crescono le regioni dove pagare con carta

La digitalizzazione, grazie ai POS e altri strumenti di pagamento digitale come i Pagamenti via Link, coinvolge i commercianti di tutta Italia, dalle montagne della Valle d’Aosta alle colline toscane: a confermarlo è l’analisi del numero medio di transazioni cashless, che ha visto la crescita più importante in Valle d’Aosta, con un incremento del +43,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Seguono Lazio e Lombardia, rispettivamente con il +28,7% e il +25,4% di transazioni. Appena giù dal podio, l’Osservatorio Pagamenti Cashless di SumUp posiziona l’Emilia Romagna e la Toscana, dove le transazioni sono cresciute in media del 24,2%.

La Valle d’Aosta si conferma al vertice anche considerando l’aumento del valore transato medio per esercente: +28,5% rispetto al 2021. Seguono il Lazio con +17,6% e la Campania, unica regione del Sud Italia a posizionarsi in classifica con il suo +15,5%. Quarto e quinto posto, rispettivamente, per la Lombardia (+12,8%), e il Trentino-Alto Adige (+10,7%).

Da Nord a Sud, ecco quali sono le regioni in cui lasciare a casa i contanti è sempre più facile: qui infatti, secondo i dati dell’Osservatorio, si registrano i valori più elevati di crescita rispetto al numero medio di transazioni sul 2021 e al valore del transato medio per esercente.

Pagare con carta: la crescita delle province

Andando nel dettaglio, per quanto riguarda le province in cui la crescita del numero medio di transazioni per esercente è più alto, la Top 10 dell’Osservatorio Pagamenti Cashless di SumUp vede in testa, ancora una volta, Aosta (+44,2% rispetto al 2021); seguono Bolzano (+40,5%), e La Spezia (+39,3%). Lodi (+36,8%) e Venezia (+35,9%), sono al quarto e quinto posto. Nella seconda parte della Top 10 si posizionano invece Milano, con una crescita del 35%, le toscane Firenze (+34,3%) e Siena (+33,5%), Bologna (+33,1%), e Roma (+32,6%). 

Guardando invece alla crescita del valore del transato medio cashless, anno su anno, al primo posto si conferma ancora una volta Aosta (+29% rispetto al 2021), seguita da Como (+26,8%), e La Spezia (+23,5%). Cresce Firenze, che stacca un +22,2%, seguita a ruota dalla provincia di Sondrio (+21,3%). 

Sud e Isole: le province in cui pagare cashless

Sebbene a distanza, partecipano al trend della digitalizzazione dei pagamenti anche città del Sud e delle Isole: a guidare la classifica in base alla crescita del numero medio di transazioni per esercente è Nuoro (+27,9%), seguita da Palermo (20,8%) e Cagliari (20,6%). Il numero medio di transazioni cresce anche a Matera (+19,3% rispetto al 2021), e a Sassari (+18%). Chiudono la Top 10 delle province cashless al Sud e nelle Isole le siciliane Catania e Messina (entrambe 15,8%), Ragusa (+15,5%), affiancate da Cosenza (15,2%) e Lecce (+15,1%). 

Lo scontrino medio cashless

Secondo i dati dell’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp in Italia lo scontrino medio cashless tende a diminuire, dimostrando che consumatori e commercianti sono disposti ad affidare alle transazioni digitali cifre via via sempre più piccole: nel 2022 il valore medio dello scontrino cashless è di circa 41€, in progressiva diminuzione rispetto ai 58€ del 2019, ai 51€ nel 2020 e ai 43€ nel 2021. In totale si registra un 30% in meno.

Guardando allo scontrino medio per regione, i valori più bassi si registrano in Sardegna (37€), Sicilia (37€) e Puglia (38€). Secondo l’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp, gli scontrini medi cashless più alti si trovano invece in Liguria, Valle d’Aosta (entrambe circa 46€) e Umbria (44€). 

Esaminando i settori, gli scontrini medi più bassi si registrano nei bar e club con circa 15€, dimostrando che si può pagare con carta anche importi bassi come un gelato o un drink, e nelle edicole (22€), uno degli esercizi commerciali che la digitalizzazione ha contribuito a modernizzare in modo più evidente. Seguono i caffè e ristoranti (27€), i food truck e i fast food restaurant (entrambi 23€), tendenza sempre più diffusa non solo in città, dedicati a chi vuole mangiare e pagare rapidamente.

Tra gli scontrini più alti, invece, ci sono quelli di dentisti (199€), hotel e strutture ricettive (166€) e servizi di consulenza (134€).

Tra i settori in cui lo scontrino medio vede una riduzione più significativa anno su anno c’è l’intrattenimento (parchi e zoo) che, con un calo del 16%, passa da 46€ a 39€; i food truck, dove i clienti pagano scontrini scesi da 26€ a 22€; concerti, cinema e teatro, diminuiti da 31€ a 27€.

Un ecosistema in continua evoluzione per commercianti e consumatori

I dati dell’Osservatorio Pagamenti Cashless 2022 di SumUp confermano quindi che in Italia il trend dei pagamenti digitali è in evoluzione. Da un lato i commercianti partecipano ormai a questa trasformazione anche nei settori un tempo tradizionalmente associati ai contanti (come le edicole o i bar), apprezzando la possibilità di essere pagati in modo integrato e semplice con strumenti quali SumUp Cassa, la cassa cloud per gestire pagamenti, ordini e magazzino in negozio e da remoto, o il Conto Aziendale, concepito per inviare, ricevere e gestire il denaro in maniera semplice e veloce. Dall’altro, i consumatori manifestano predisposizione a pagare cashless grazie a tecnologie contactless applicate agli smartphone o agli smartwatch, e si mostrano ricettivi anche nei confronti di nuovi strumenti come SumUp Pay, il digital wallet che consente di attivare una Mastercard SumUp virtuale gratuita per scambiare denaro e fare acquisti in modo veloce e conveniente, grazie ad un programma di fidelizzazione integrato.

Nota - metodologia 

L’analisi dell’Osservatorio Pagamenti Cashless - 2022 di SumUp è stata realizzata confrontando il periodo dal 1 gennaio al 31 agosto degli anni 2019, 2020, 2021 e 2022. SumUp ha considerato il valore transato medio e il numero di transazioni medio per commercianti attivi che utilizzano i suoi servizi. Il campione è rappresentato da 5.000 merchant, parte della base utenti di SumUp. Per quanto riguarda Aosta, viene riportata tra le province ai soli fini statistici e di organizzazione delle informazioni.

SumUp Team